La Ripartenza

La Ripartenza
14/03/2022 Demolab Ciusa

Dopo tre mesi di didattica a distanza, martedì 8 marzo, finalmente torniamo con delle attività in presenza.

E’ bastato infatti trasportare un pò di banchi e sedie per trasformare un cortile e un campetto da basket in uno spazio d’apprendimento.
L’aria è a dir poco frizzante ma il sole del marzo cagliaritano filtra tra le palazzine di Is Mirrionis mentre lavoriamo alla costruzione di una capsula del tempo, un racconto della memoria del presente rivolta a un noi stessi del futuro al quale facciamo diverse domande.

Gli alunni ci parlano di come hanno passato questo tempo: la Dad, la lontananza, la guerra.

Esattamente come noi adulti anche loro cercano risposte a domande complesse sul passato, sul presente e sul futuro.
Anche questo è il senso del laboratorio “La memoria”: interrogare il passato per immaginare un’idea di futuro.
Dopo circa un’ora di lavoro ai tavoli, e visto che il sole sta iniziando a nascondersi dietro gli edifici, proseguiamo con la seconda parte delle attività: attrezzati con fotocamere digitali, macchine fotografiche analogiche e registratore audio, esploriamo il quartiere, iniziando dai dintorni della scuola.

E’ sempre sorprendente vedere come i bambini sappiano osservare la realtà con occhi nuovi, e in questo sono loro a insegnare a noi. In particolare la nostra attenzione viene attirata dal mercato comunale di piazza Quirra.

Adesso non c’è nessuno ma sono proprio i suoi grandi spazi vuoti, i suoi graffiti misteriosi a farci immaginare le storie delle persone (venditori e acquirenti) che di giorno lo
rendono uno degli spazi più vivi della città. Decidiamo insieme di cominciare i lavori di ricerca sul campo per tornare al mercato nei prossimi giorni, questa volta per incontrare il racconto e le storie delle persone che lo riempiono di vita ogni giorno.

Rebecca ha cuffie e registratore e intervista le sue compagne, soprattutto Gaia, che in quel mercato ci va ogni sabato a comprare il pesce con la mamma. Sara e Gioia fotografano il tramonto cittadino mentre Margherita è attratta dai graffiti e da un signore anziano che cammina curvo vicino alla fermata del pullman.

Le storie delle persone che vivono in questo quartiere si intrecciano con le nostre.
Torniamo alla scuola dove ci attendono i genitori, lungo i marciapiedi vuoti, cantando una canzone allegra.


Articolo a cura di Santiago Garrido Rua e Marco Spanu, docenti del laboratorio La memoria